Ingredienti
La caponata è uno dei contorni tipici della cucina italiana, siciliana per la precisione: ecco come si prepara con la ricetta tradizionale!
È uno dei contorni più famosi della cultura culinaria nostrana: parliamo della caponata, un fantastico mix di verdure dal gusto agrodolce e saporito. Come tutte le preparazioni della tradizione, nel corso degli anni si sono diffuse tantissime versioni di questo piatto, varianti che si servono di dosaggi e ingredienti diversi, nonché diverse rivisitazioni. Oggi noi prepareremo la ricetta originale della caponata siciliana, che potrete realizzare sia in pentola, sia con il Bimby se avete meno tempo.
Siete pronti? Allora seguiteci in cucina, e cominciamo subito!
Preparazione della caponata di melanzane
- Per preparare la caponata alla siciliana iniziate pulendo le melanzane poi affettatele, tagliatele a cubetti e mettetele in uno scolapasta. Cospargete con il sale grosso, coprite con un peso e lasciate riposare per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo, sciacquate le verdure, strizzatele bene e asciugatele con carta da cucina.
- Proseguite nella preparazione tritando il sedano e rosolandolo in padella con un filo d’olio e la cipolla tritata finemente.
- A parte, friggete in padella con olio di semi i cubetti di melanzana fino a quando non saranno belli dorati. Sollevate con una schiumarola, mettete l’ortaggio fritto su un foglio di carta da cucina e tenete da parte.
- Aggiungete olive e capperi al trito di sedano e cipolla e fate cuocere per 5 minuti, poi unite anche i pomodori tagliati a cubetti e il concentrato di pomodoro diluito con un mestolino di acqua.
- Proseguite la cottura per altri 15-20 minuti a fiamma bassa facendo sobbollire il tutto.
- A parte fate tostare i pinoli.
- Sciogliete lo zucchero e l’aceto e versatelo in padella, mescolate e lasciate evaporare completamente l’aceto.
- A questo punto unite in padella le melanzane, il basilico fresco e i pinoli tostati.
- Mescolate e fate cuocere ancora per un paio di minuti. Non vi resta che aggiustare di sale e di pepe (se serve).
Ed ecco una videoricetta per non perdervi neanche un passaggio:
Caponata al forno: la variante light
Se volete qualcosa di più leggero, ma con gli stessi sapori della caponata tradizionale, abbiamo una soluzione: la caponata light con verdura al forno! Gli ingredienti sono i medesimi della ricetta classica (tranne che per l’olio di semi per friggere), andiamo a scoprire invece come muoversi nella preparazione:
- Prendete la verdura, lavatela accuratamente e tagliatela a tocchetti (a parte il sedano che può essere tagliato a fettine sottili dal lato corto)
- Prendete le melanzane e lasciatele spurgare per almeno 30 minuti, con del sale grosso e un peso.
- Una volta passato il tempo richiesto strizzate bene le melanzane e preparate una pirofila leggermente unta con dell’olio EVO.
- Disponete nella pirofila melanzane, pomodori, sedano e carota, aggiustate di sale e pepe e date un giro con dell’olio extravergine di oliva.
- Infornate in forno preriscaldato a 180° C per circa 35 minuti mescolando di tanto in tanto per ottenere una cottura uniforme.
- Nel frattempo tagliate olive e capperi e pezzetti e preparate l’agrodolce facendo sciogliere lo zucchero nell’aceto di vino.
- Trascorso il tempo aprite il forno, aggiungete nella pirofila capperi, olive e l’agrodolce e mescolate bene.
- Fate cuocere per altri 15-20 minuti mescolando di tanto in tanto.
- Sfornate, decorate con qualche foglia di basilico fresca e servite in tavola.
Conservazione
Questa ricetta, in entrambe le versioni, si conserva anche 3-4 giorni in frigorifero (all’interno di un contenitore a chiusura ermetica). Se volete potete anche porzionarla e congelarla in freezer in modo che duri più a lungo. Consigliamo solo di spostarla in frigorifero almeno 4-5 ore prima di servirla a tavola.
Origini della caponata: significato del termine
Come mai questo piatto si chiama proprio caponata? Le ipotesi in effetti non sono poche, ma ecco le 3 più plausibili:
– deriva dal dialetto siciliano “capone”. Capone in dialetto sta per la lampuga, un pesce che veniva spesso utilizzato durante i pasti nelle case delle famiglie abbienti e aristocratiche e, spesso, veniva servito proprio in agrodolce. Si pensa che i più poveri avessero deciso di emulare questo piatto utilizzando tuttavia come ingrediente base la più economica melanzana.
– deriva dal greco “capto”. Il significato di questo verbo in greco antico è quello di tagliare e in effetti descrive bene questa preparazione dove tutti gli ingredienti della caponata sono tagliati a tocchetti.
– deriva dal latino “caupona”. In latino la parola caupona stava a indicare la vecchia osteria dove gli uomini andavano a rifocillarsi dopo una giornata di duro lavoro. La caponata è un piatto che molto facilmente potrebbe essere nato in questi luoghi e averne ereditato il nome.
Non ci sono solo molte teorie sull’origine del nome della ricetta, in Italia ci sono anche tantissime versioni regionali di questo piatto con differenze sottili ma impostanti che definiscono ogni zona: pensate che solo in Sicilia se ne contano oltre 30 tipologie diverse!
Amate anche voi questa verdura? Provate tante altre ricette con le melanzane!